sabato 18 aprile 2009

Ah, ma è un diario?

...no, perché non avevo capito! Devo iniziare a scrivere cose tipo...
"mio caro diario, stanotte l'essere di cui sono innamorata, le cui palle sono state vendute, forse, al mercato nero di organi nell'Est Europeo, mi ha detto che mi ama tantissimo (Fin qui...nemmeno un plissè...se non fosse per il microscopico dettaglio che lo vuole fidanzato da N anni e, altro microscopico dettaglio, non con me)". NOoooooooooooooooooo non mi va...voglio mantenermi sul vago...voglio scrivere del Karma.
Inizio ex abrupto ad elucubrare in pubblico (spero sia legale): periodi lunghi e pedalare.
"Mio caro diario, oggi ho pensato al Karma. Ma un Karma sui generis. Non parlo di vite vissute e vite da vivere...parlo dell'unica vita che ci sia data da conoscere fin qui...e, in particolare, delle azioni passate, più o meno remote, compiute in questa vita.
Qui la possibile chiave del Karma, per come lo intendo (modestamente) io.
Possiamo anche chiamare in causa la Saggezza Popolare con: "raccogli ciò che hai seminato" e il più pragmatico: "chi semina vento raccoglie tempesta"
oppure la Fisica, col terzo principio della dinamica, nella fattispecie, che ci dice :
"Le forze si presentano sempre a coppie. Se un oggetto A esercita una forza F su un oggetto B, allora l'oggetto B eserciterà sull'oggetto A una forza -F uguale e contraria" quindi, in termini spiccioli: "Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria".
Non posso fare a meno di pensarci tutte le volte che mi trovo, come ora, a dover vivere un periodo tutto patemi d'animo, spremute di cuore, spremute di limone su numerose minuscole ferite, ansiette e dolori vari.
Butto uno sguardo al mio orticello e...Cosa diamine avrò seminato per ottenere questo raccolto di insipidi tuberi,di involucri di castagne spinosi e vuoti, di rovi senza more e...persino di quella pianta infida che, non mi ricordo come si chiama, ma assomiglia tantissimo al prezzemolo, con l'unica differenza che se la metti sul risotto ti manda al Padreterno!!!?
Ebbene, se avessi seminato merda(with grace)...almeno qualche fiorellino sarebbe spuntato...quindi dev'essere per forza qualcosa di peggio, di letale e venefico.
...oddio...pensandoci bene, è possibile.
Quando a causa delle più svariate disavventure amorose, ci piangiamo addosso e ci strappiamo i capelli sulle note del lamento : "maaaa perchééééééééé proprio a meeeeeeeeeeeeeeee!!???" non sempre abbiamo la lucidità di pensare al vestitino della nostra coscienza...
Io ci ho provato, a freddo...prima mi sono strappata i capelli e ho urlato, ovvio!
Ho immaginato la mia come una bambina di 4 anni...in una giornata di maestrale, con in mano un giiiiiiiiiiiiigantesco cono di gelato al lampone, che tenta di difendere come può, il suo candido vestitino della festa. Ho reso l'idea? ...diciamo che il vestitino non ne esce proprio immacolato...il maestrale ha soffiato quanto più gelato vermiglio ha potuto, sulla mia piccola coscienza: ho tradito, mentito, deriso, ingannato, ignorato, maltrattato...ho fatto tutto (o quasi) quello che non avrei voluto venisse fatto a me...ma...ma...non volevo! Non sapevo, ho ottime ragioni e giustificazioni, davvero!!! Quel gelato nemmeno mi piaceva!!!
Quindi? Che la ragione di tutto, ciò che fa muovere il Sole e le altre stelle sopra il mio orticello radioattivo e il suo raccolto, sia davvero la leggerezza con la quale in genere si passeggia o si sorvola sui sentimenti di chi non ha mai suscitato il nostro interesse, o non ci interessa più!!!????
Will, è giusto così...dobbiamo soffrire perché abbiamo fatto soffrire?
O è solo un palliativo, un placebo somministrato alle anime piccole, colpevoli e sofferenti, perché alle loro sofferenze si rassegnino mansuete?
...Io ho già trovato una falla nel sistema, perché seguendo questo ragionamento, innanzitutto non è che mi senta meglio (sto male perché soffro e mi sento cattiva perché ho fatto soffrire...non è un bel vivere), e poi credo che...visti tutti gli anni passati da povera sfigata, a subire le angherie di Amore a cui credo di stare proprio sulle palle...(non parliamo di Psiche che se n'è andata, abbandonandomi, tempo fa) mi sentirò sempre in debito e, noncurante della mia teoria karmica, sarei portata ad imbrattare il vestitino della mia coscienza ancora e ancora, per pareggiare i conti con tutti gli stronzi che ho incontrato finora sulla mia strada...ai quali spero che il Karma stia sempre vicino, molto vicino, diciamo pure...alle spalle!!!

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